Un identikit della Generazione Zero

Quasi tre giovani su dieci vedono il proprio futuro fuori dall’Italia. Due su 10 hanno un fratello o una sorella Neet. Il principale fattore di angoscia risiede nel ricercare un lavoro soddisfacente. Cresce l’attenzione sui percorsi di scuola-formazione e lavoro, considerati sempre più prioritari.

Un identikit delle aspirazioni e delle preoccupazioni della cosiddetta Generazione Zero è tracciato nell’indagine realizzata tra maggio e luglio 2021 tra 3.023 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni della scuola secondaria di II grado dall’Osservatorio politiche giovanili della Fondazione Bruno Visentini.

Le difficoltà sono confermate dall’Indicatore del divario generazionale che rileva il ritardo accumulato dalle nuove generazioni rispetto alle precedenti nel raggiungimento dell’indipendenza economica e sociale, che nel 2020 ha raggiunto il record di 142 punti: sono i numeri del «IV Rapporto sul divario generazionale della Fondazione Bruno Visentini».

È stato domandato agli oltre tremila studenti se fosse presente nel loro nucleo familiare una sorella o un fratello Neet, che non studia, non segue una formazione professionale e non lavora: la risposta affermativa di due studenti su dieci è la più alta considerando i precedenti questionari 2019 e 2020 e trova riscontro nel dato nazionale. Alla domanda su dove si collocano nel 2030, il 71,5% degli intervistati dichiara di immaginare il proprio futuro in Italia – in un’altra regione italiana (33,6%), nella propria città (22,2%), nella propria regione ma in un’altra città (15,7%) – il 28,5% vede il proprio futuro all’estero, in un altro Paese europeo (17%) o fuori dall’Europa (11,5%).

Sui temi fonte di ansia e preoccupazioni per il futuro i giovani potevano esprimere tre opzioni. Il principale fattore di angoscia risiede nel ricercare un lavoro che risulti soddisfacente, argomento scelto da circa il 10% in più dei giovani rispetto alle altre opzioni di risposta. Il secondo e il terzo risultato della classifica riguardano il raggiungimento dell’autonomia finanziaria individuale oppure è relativo a soddisfare il benessere del nucleo di appartenenza o alla costruzione di una propria famiglia.

Leggi l’articolo completo qui: Lavoro, il 29% dei giovani vede il proprio futuro professionale all’estero – Il Sole 24 ORE

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