La questione giovanile e generazionale è la chiave di volta per il rilancio del Paese in seguito all’emergenza Covid-19 e per una politica di sviluppo sostenibile.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in attuazione del programma Next Generation EU, è la prima vera programmazione pubblica da oltre mezzo secolo nel nostro Paese e riguarda proprio le future generazioni.
Affermare “prima i giovani” vuol dire mettere al primo posto il futuro e il bene di tutti. Non è oltremodo possibile continuare ad evocare nei programmi di governo il tema “giovani” inserendoli in ogni dove – secondo un presunto principio di trasversalità – senza mai affrontare la questione in modo serio e dedicato. E anche finanziariamente dignitoso.
E’ essenziale e doveroso costruire con le giovani generazioni un nuovo patto sociale e intergenerazionale finalizzato a un riequilibrio delle risorse e delle opportunità.
Tramite il Manifesto “Prima il Futuro, Prima i Giovani” , la Rivista Giovani e comunità locali – insieme a Rete ITER (capofila), Laboratorio Adolescenza, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Fondazione Riusiamo l’Italia, South Working – Lavorare dal Sud, Informatici Senza Frontiere – propone:
– che nel PNRR sia dedicato uno specifico pilastro dedicato alle politiche per le nuove generazioni, con riforme e interventi di sostanza e lungimiranti che abbiano un diretto impatto su di esse.
– l’avvio di un iter parlamentare volto alla promulgazione di una legge delega per la gioventù, la sostenibilità. la giustizia e la collaborazione tra le generazioni.
Il Manifesto si fonda su TRE PRINCIPI: equità intergenerazionale, piena cittadinanza, sostenibilità), OTTO CAMBIAMENTI articolati in complessive 22 PROPOSTE di riforma o intervento.
PER LEGGERE IL MANIFESTO E SOTTOSCRIVERLO CLICCA QUI
Sito di riferimento: https://primailfuturoprimaigiovani.wordpress.com/
Come Rivista abbiamo in particolare contribuito alla formulazione della proposta di intervento n.8: la COSTITUZIONE DI HUB TERRITORIALI, intesi come connettori prima che luoghi, dotati di professionalità adeguatamente formate, che operino NELLA COMUNITA’ LOCALE in una logica di orientamento e accompagnamento del giovane verso il mondo adulto, ovvero nella transizione dai percorsi formativi all’inserimento nella comunità locale.
Un inserimento che non è solo professionale, ma anche e innanzitutto culturale e sociale.
Commenti recenti