È online la Consultazione pubblica del CNEL rivolta ai giovani sull’Europa, gli effetti della pandemia e il PNRR e le modalità della rappresentanza. L’iniziativa si configura come una grande campagna di ascolto varata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero dell’Università e Ricerca, il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, il Dipartimento per gli Affari europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Consiglio Nazionale dei Giovani e Rai per la sostenibilità.
La consultazione pubblica, fruibile attraverso la piattaforma digitale www.generazioneeu.cnel.it e i principali social network, è stata presentata in anteprima ai responsabili delle rappresentanze giovanili delle parti sociali presenti al CNEL dal presidente Tiziano Treu, dal vicepresidente Floriano Botta, dal segretario generale Mauro Nori e dal consigliere Gian Paolo Gualaccini, coordinatore della Commissione Politiche UE e Internazionali.
Silvia Castagna di Doxa, società che ha realizzato il sito della consultazione e il questionario online, ha illustrato i contenuti sociali del progetto, mentre Barbara Lauro di Cultur-e ha presentato la strategia di comunicazione per promuovere la partecipazione dei giovani.
Il progetto si rivolge ai giovani dai 14 ai 35 anni e in particolare a studenti della scuola secondaria di secondo grado, i ragazzi e ragazze della cosiddetta Generazione Z, i primi a non aver conosciuto un mondo senza tecnologie e ambienti digitali. Poi universitari e specializzandi, giovani fra i 18 e i 30 anni, in gran parte della generazione dei Millennial, ma non solo. Cresciuti a cavallo tra l’era analogica e quella digitale, comunque si possono definire nativi (o pionieri) digitali. Sono la prima vera generazione globale e considerano i confini come un retaggio del passato.
Infine, la campagna si rivolge ad attivisti e impegnati, gruppi di giovani particolarmente consapevoli del proprio ruolo nel mondo e dell’urgenza di agire, e che partecipano a movimenti o sono attivi nell’associazionismo o nel volontariato. Tutta la campagna di comunicazione sarà accompagnata dal claim sottoforma di domanda “L’Europa pensa ai giovani?”.
La partecipazione è libera – non serve registrazione – e tutte le risposte saranno raccolte in forma anonima e aggregata. I risultati verranno poi presentati ai rappresentanti del Parlamento per indirizzare l’iniziativa legislativa su questi temi.
Le consultazioni pubbliche sono infatti un nuovo strumento di democrazia partecipata di cui si è dotato il CNEL dal 2019 per favorire l’ascolto di cittadini e cittadine e portare le loro istanze direttamente al Parlamento, contribuendo così all’elaborazione della legislazione economica e sociale. Questa, infatti, è una delle attribuzioni del CNEL previste dalla Costituzione, unitamente all’elaborazione di documenti, osservazioni, proposte e pareri per fornire consulenza e supporto all’attività di Governo, Parlamento e Regioni sui temi economici e sociali.
Per il presidente Treu,
“L’iniziativa nasce in risposta ad una forte domanda di ascolto sui temi di maggiore attualità e quelli che li riguardano personalmente: il lavoro, innanzitutto, l’impatto della pandemia e il PNRR, le modalità della rappresentanza giovanile. I risultati raccolti, come già avvenuto per altre consultazioni pubbliche, saranno la base per approfondimenti e suggerimenti di policy anche nell’ambito del PNRR. La piattaforma utilizzata per la consultazione poi diventerà uno strumento per restare in contatto costante con ragazzi e giovani”.
E’ possibile partecipare al questionario cliccando qui.
Fonte: Cnel
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