Collaborazione e sinergia tra amministratori e governo centrale per valorizzare al meglio le politiche giovanili e il fondo ad esse dedicato. Per farlo la ministra Fabiana Dadone ha deciso di sviluppare un percorso di dialogo e confronto con Anci, dando il via ad una serie di tre incontri a distanza.
Rimarcando la scelta di organizzare questa serie di incontri con Anci “per rilanciare e rafforzare il rapporto che necessariamente deve esserci tra chi guida le Politiche per i giovani e gli enti locali”, la ministra Dadone ha ribadito che “le norme come i progetti camminano sulle gambe delle comunità, per questo è fondamentale che la filiera istituzionale sia forte e connessa. Sono convinta – ha continuato – che serva un orientamento forte e convinto verso attività che permettano ai giovani di crearsi le opportunità per la propria crescita e quindi di conseguenza per lo sviluppo della comunità e del territorio. Progetti che li vedano protagonisti a 360 gradi dalla ideazione alla progettazione e allo svolgimento. Progetti sui quali si possano verificare concretamente l’attuazione delle varie fasi e quindi la valutazione di impatto finale così da comprendere quali tipologie di intervento meritano nuovi finanziamenti e investimenti e quali no. In questa ottica – ha concluso la ministra – i Comuni sono soggetti che devono abilitare i giovani a beneficiare delle risorse pubbliche, delle esperienze e dell’acquisizione di competenze che derivano dalle progettualità, così da poter vedere e sviluppare nel futuro, cioè nella fase successiva al progetto stesso il proprio percorso personale, lavorativo, umano”.
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