Dopo che nel giugno 2021 è stato istituito il «Comitato per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche» (COVIGE), un organismo dedicato all’analisi e alla verifica sistematica dell’impatto delle politiche e dei progetti destinati, direttamente o indirettamente, ai giovani (di cui abbiamo dato notizia qui), in questi giorni sono state adottate con decreto del Ministro per le politiche giovanili le «Linee guida per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche».
Si tratta di un documento di 30 pagine che rappresenta il primo contributo del COVIGE per favorire una prassi valutativa sugli impatti generazionali e che accompagnerà l’attuazione delle politiche pubbliche nazionali dei prossimi anni, a partire dalle sfide connesse all’attuazione del PNRR e dell’accordo di partenariato per la programmazione europea 2021-2027.
Il documento si prefigge tre obiettivi principali:
- Promuovere la valutazione degli impatti sui giovani generati dalle politiche pubbliche, offrendo un contributo analitico e metodologico di supporto alle pubbliche amministrazioni. In particolare l’analisi si concentra su tutti gli interventi normativi e amministrativi delle amministrazioni centrali dello Stato che vanno a beneficiare i giovani tra i 14 e i 35 anni, in modalità diretta esclusiva o parziale, potenziale o indiretta.
- Porre le basi per la costruzione di una piattaforma di dati indispensabile per la misurazione degli impatti. Il contesto in cui si innesta questa iniziativa coincide con l’implementazione del PNRR, che a sua volta rappresenta lo strumento operativo del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), parte di un programma europeo più vasto, denominato “Next Generation EU”.
- Incrementare i possibili modelli di intervento a favore dei giovani, offrendo alle Pubbliche Amministrazioni una serie di strumenti e informazioni immediatamente operativi per le fasi di pianificazione, monitoraggio e valutazione degli impatti.
Il documento presenta dapprima un quadro complessivo delle disposizioni e degli indirizzi internazionali in materia di giovani (paragrafo 2), per poi proporre una tipologia delle politiche pubbliche che consenta di stabilire, ex ante, il potenziale impatto sui giovani, anche dove formalmente non previsto (paragrafo 3). Segue una proposta metodologica di aree e indicatori di impatto per favorire una raccolta coordinata e sistematica dei dati, rendendo più agevole il monitoraggio degli andamenti (paragrafo 4) e un set di criteri utili a riconoscere – ed eventualmente a disseminare – politiche giovanili di qualità, proprio dal punto di vista dell’impatto sulle giovani generazioni (paragrafo 5). Il paragrafo 6 dedica un focus al PNRR, alle sue sfide per i giovani e alla complessa attività di monitoraggio e valutazione, che vede nella determinazione degli impatti generazionali uno dei fattori chiave per stabilirne il successo. Infine, il paragrafo conclusivo presenta una serie di proposte operative sul supporto che il COVIGE intende offrire alle Pubbliche Amministrazioni in materia di politiche giovanili (paragrafo 7)
«Ci auguriamo – ha commentato Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – che questo approccio possa accompagnarci anche nei prossimi anni per definire interventi legislativi indirizzati anzitutto al raggiungimento di una piena equità intergenerazionale!».
Fonte: Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
Commenti recenti