Il Bonus Cultura, voluto dal ministero per i Beni e le attività culturali e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è stato introdotto per la prima volta nel 2016 dal governo Renzi ed è giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Con la legge di Bilancio 2022 il Bonus è stato però trasformato in una misura strutturale e quindi, a differenza di quanto avvenuto finora, non avrà più bisogno di essere confermato ogni anno. La manovra ha fissato un tetto di spesa di 230 milioni di euro.
Cos’è
Si tratta di un’agevolazione di 500 euro che lo Stato garantisce ai chi ha compiuto 18 anni nel 2021 (e dunque destinato ai ragazzi nati nel 2003) al fine di sostenere la diffusione della cultura tra i giovani.
I diciottenni potranno richiedere il buono dal 17 marzo al 31 agosto 2022 e per spenderlo avranno tempo fino al 28 febbraio del 2023.
Come si ottiene
Per poter usufruire del Bonus è necessario attivare una carta elettronica attraverso la registrazione sul portale 18app, sempre tramite SPID o CIE come avviene ormai d’abitudine.
Dopo aver effettuato la registrazione, l’applicazione genera dei buoni di spesa elettronici, con codice identificativo, associati all’acquisto di uno dei beni o servizi consentiti. Ciascun buono è individuale e nominativo e può essere speso esclusivamente dal beneficiario registrato.
Per generare un buono è necessario informarsi sul prezzo del bene o del servizio a cui si è interessati, accedere all’applicazione 18app, scegliere la tipologia di esercente (fisico o online) e la tipologia di ciò che si vuole comprare (libro, biglietti per concerti, festival, cinema, musei, monumenti e parchi, teatro e danza) e poi creare un buono dell’importo esatto. Una volta generato, il buono può essere stampato oppure salvato in formato pdf o immagine sui propri dispositivi per presentarlo al momento dell’acquisto.
Come si utilizza
Il Bonus Cultura si può spendere sia nei negozi fisici che in quelli online che aderiscono all’iniziativa. Sul portale www.18app.italia.it si possono trovare tutti i punti vendita aderenti tramite una ricerca per nome, indirizzo e Comune, nel caso dei negozi fisici, o solo per nome, nel caso di quelli online.
Gli importi dei buoni (che sono spendibili solo sul territorio italiano) vengono scalati dal «portafoglio» online al momento della validazione dell’acquisto da parte dell’esercente. Non sono previsti limiti di spesa per un singolo acquisto, tuttavia non si possono comprare più unità di uno stesso bene o servizio. Ciò significa che non è consentito acquistare, ad esempio, più biglietti per uno stesso spettacolo o più copie del medesimo libro.
Cosa si può acquistare
Il Bonus Cultura può essere usato per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche o spettacoli dal vivo. Ma anche per ingressi a musei, mostre, eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali. Si possono comprare libri, inclusi audiolibri e volumi elettronici, o abbonamenti a quotidiani, sia in formato cartaceo che digitale. In alternativa si può sfruttare per comprare cd, dvd musicali, dischi in vinile e brani musicali online. Si possono inoltre acquistare singole opere audiovisive, distribuite su supporto fisico o in formato digitale, ma non si può usare per pagare l’abbonamento a piattaforme come Netflix o Amazon Prime Video. Infine il bonus può essere usato per pagare corsi di lingua straniera, di musica o di teatro.
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Nel 2021 sono stati molti gli studenti che hanno chiesto al ministero dell’Istruzione di intervenire sulla clausola che vede il bonus di 500 euro utilizzabile solo per l’acquisto di eventi e strumenti di cultura e non, ad esempio, per l’acquisto di un pc (in tempi di DAD poteva essere un’opportunità per molti). Il MISE (il Ministero dello sviluppo economico) è stato però chiaro su questo punto: gli stanziamenti per l’acquisto di computer e dispositivi elettronici sono altri.
Non siamo riusciti a capire se tale clausola è valida anche per il 2022.
Quando abbiamo provato ad accedere all’Area Beneficiario del portale 18app per verificarne le modalità di funzionamento, un pop-up ci ha avvisato che il numero di utenti in coda era di oltre 66.000 e che il tempo di attesa era di più di un’ora (senza specificare quanto di più…). Certo è che il tentativo lo abbiamo fatto il primo giorno (17 marzo) nel quale era possibile registrarsi: un segnale questo dell’interesse che l’iniziativa ha suscitato tra i neodiciottenni.
I tempi di attesa sono relativi anche alla possibilità di accedere alle FAQ e ad altri contenuti del portale 18app, cosa questa che – forse – poteva essere risolta in altro modo.
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