In Italia, le pratiche di alternanza scuola-lavoro (di seguito ASL), pur diffuse in moltissime scuole del secondo ciclo di istruzione, hanno inciso finora piuttosto poco nella quotidianità dell’offerta formativa e dell’organizzazione scolastica, non avendo avuto un carattere pienamente curriculare. Nonostante ciò, nell’ultimo decennio l’assunzione dell’ASL in una chiave pur prevalentemente orientativa e didattica ha contribuito a costruire delle condizioni utili per un suo utilizzo finalizzato allo sviluppo di un approccio per competenze e verso un nuovo rapporto tra autonomia scolastica e territorio, con potenziali ricadute anche di tipo occupazionale.
In questo contributo, dopo un richiamo all’evoluzione del modello italiano di ASL, vengono sintetizzati alcuni dati quantitativi e qualitativi volti a fornire un quadro d’insieme delle pratiche fin qui realizzate nelle scuole italiane, al fine di contestualizzare da un lato il cambiamento introdotto con l’ultima legge di riforma della scuola (n.107 del 2015) che ha reso l’alternanza obbligatoria per tutti gli studenti del secondo ciclo, dall’altro per valutarne le condizioni di efficacia e i possibili effetti a livello culturale, didattico e sociale.
Parole chiave: alternanza scuola-lavoro, apprendistato, educazione al lavoro, orientamento, tirocinio, work based learning, situated learning.
LEGGI TUTTO l’articolo pubblicato alle pp. 31-48 in RICERCAZIONE Vol.n8 – Six-monthly Journal on Learning Research and Innovation in Education – June 2016.
Dopo un’esperienza ultradecennale come docente nella scuola primaria e secondaria, tra il 1987 e il 1992 ha lavorato come training manager presso una società del gruppo Olivetti. Ha poi operato come consulente di formazione a favore di agenzie, grandi imprese ed enti della pubblica amministrazione e – dal 1993 al 1997 – per la Commissione Europea a Bruxelles.
Dal 2012 è preside dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (IUSVE), aggregato alla Facoltà di scienze dell’educazione della Pontificia Università Salesiana di Roma. Precedentemente è stato direttore scientifico dell’Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa (ISRE) di Venezia e in tale ruolo ha coordinato numerose ricerche sul mondo giovanile.
Dal 2007 al 2012 è stato direttore dell’Iprase di Trento, l’istituto di ricerca e di sperimentazione educativa della Provincia autonoma, promuovendo il rilancio dell’«Osservatorio giovani» e dando vita alla nuova rivista dell’istituto, «RicercAzione».
Dal 2007 al 2010 è stato coordinatore della Commissione del MIUR per il riordino dell’istruzione tecnica e professionale. Successivamente ha fatto parte delle commissioni di lavoro per l’istruzione degli adulti e per l’alternanza scuola-lavoro. Dal 2018 coordina il Comitato nazionale per le linee guida dei nuovi istituti professionali.
Tra 2002 e il 2016 è stato docente a contratto di progettazione e valutazione degli interventi formativi presso le università di Padova e di Verona. Dal 2013 è vicepresidente dell’Invalsi.
Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo L’alternanza scuola-lavoro. Esempi di progetti tra classe, scuola e territorio (a cura di Dario Nicoli e Arduino Salatin), Erickson 2018; Progettare, gestire e valutare i nuovi percorsi di alternanza scuola lavoro. Itinerari e strumenti per le scuole del secondo ciclo, Rizzoli Education 2017.
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