Bonn, 10 dicembre 2020
Sotto la Presidenza congiunta della Germania, dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, circa 1000 partecipanti si sono ritrovati, in modalità online, per il 3° Convegno europeo sull’animazione socioeducativa (youth work). L’impulso per il Convegno è stato generato da questa insolita convergenza politica che promette di realizzare un’Agenda europea perl’animazione socioeducativa per mezzo del cosiddetto processo di Bonn. Il Convegno rappresenta il punto di partenza.
Tutti i partecipanti dei 50 paesi europei rappresentati al Convegno appartengono ad una vivace “comunità di pratica” di animazione socioeducativa per i giovani. Tale “comunità di pratica” così sorprendentemente variegata (v. sotto) ha discusso e contribuito, in modo diretto, alla presente dichiarazione finale.
Il Convegno ha avuto come obiettivo quello di rinforzare l’Agenda europea per l’animazione socioeducativa, rispettandone al contempo il quadro politico, e descrivendo passi, azioni e misure future da intraprendere nel corso del processo di Bonn. La dichiarazione finale cerca inoltre di raccogliere le deliberazioni dei partecipanti, sia per motivare sia per guidare la comunità di pratica degli animatori socioeducativi in tutta Europa, entro i limiti del processo di Bonn. La dichiarazione finale cerca infatti di rafforzare l’impegno politico, ad ogni livello, per il mantenimento, lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta di animazione socioeducativa in tutta Europa.
Pertanto, questa dichiarazione finale si rivolge direttamente alla comunità di animatori socioeducativi in Europa quale principale stakeholder attivo e responsabile nel processo di Bonn. Le comunità di pratica sono state definite come un processo di apprendimento sociale quando “le persone che hanno un comune interesse su un argomento o un ambito, collaborano per un periodo di tempo esteso, condividendo idee e strategie, definendo soluzioni e creando innovazione”. La comunità di pratica di animazione socioeducativa ha bisogno di essere pienamente inclusiva, incorporando tutte le tipologie di animazione socioeducativa giovanile, qualunque sia il metodo o il format di base, e tutti i tipi di animatori giovanili (o youth worker), retribuiti o volontari, attivi nel settore per scelta professionale di vita, per un breve periodo o part-time, formati attraverso percorsi formali o non formali, in tutti i 50 paesi rappresentati al Convegno.
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